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Madonna Nera

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Il Santuario della Madonna Nera del sacro Monte di Viggiano è  uno dei più antichi e importanti  della Basilicata. La statua della Madonna è rivestita di oro zecchino tranne il volto della Madonna e del Bambin Gesù in braccio su cui è stato mantenuto il caratteristico colorito bruno i cui lineamenti ricordano fortemente le antiche icone bizantine; si trovava inizialmente a Grumentum all’inizio della predicazione del vangelo, ma in seguito alle incursioni Saracene del 1050 la popolazione fu costretta alla fuga (come da “Memorie Grumentine-Saponariensi” scritte nel 1736 dal Notaio Niccolò Ramaglia di Saponara) sui monti e il vescovo e il Clero misero in sicurezza la statua che pensarono bene di nasconderla sulla vetta del monte, luogo maggiormente sicuro per la sua conservazione.
Qualche secolo dopo, sconfitti i Saraceni, e tornata la normalità nella regione con l’arrivo dei Normanni, giunge il momento di andare a riprendere sul monte la sacra Immagine. Sicuramente qualche famiglia di profughi di Grumento, rifugiati in Viggiano, ha conservato la notizia del nascondimento della Statua che viene ritrovata grazie all’apparizione di fuochi che compaiono sistematicamente in un determinato luogo.
La statua con grande stupore trovano una Statua intatta, anche se sotterrata a poca profondità, senza particolari accortezze, avvolta in un semplice sudario. Viene portata in Viggiano e posta in una prima chiesa chiamata di “Santa Maria del Deposito”.
Prima Papa Leone XIII nel 1890 incorona la venerata Statua e 75 anni dopo Papa Paolo VI la proclama la Madonna Nera di Viggiano Patrona e Regina della Lucania. La Bolla papale così riassume l’adorazione alla Madonna di Viggiano:
«È noto che nel territorio delle diocesi di Potenza e Marsico esiste un Tempio Sacro, quasi augusta reggia, carissimo a tutto il popolo della Lucania, dedicato alla Beatissima Madre di Dio Maria SS.ma del Sacro Monte di Viggiano. Ivi infatti si trova il Simulacro venerando, immagine per antichità e bellezza dell’Augusta Vergine, reggente il Fanciullo Gesù; tale Simulacro, come viene assicurato, fu trovato prodigiosamente indicato da una fiamma celeste, sul vicinissimo Monte, che è tra i più alti monti della Lucania; e Maria SS.ma sotto lo stesso titolo, dato a Lei ed insieme al tempio ed al luogo, fu sempre proclamata e venerata come Patrona e Regina di tutta la Regione».
Una leggenda narra che la Madonna sia scesa dal monte di Viggiano fino a Viggiano dove fu eretta per questo la Chiesa Madre, ma la successiva domenica di maggio si sollevò e tornò al monte, a indicare la sua volontà di rimanere per una parte dell’anno nel paese e per alcuni mesi sul Sacro Monte. Per questo è nato l’usanza di traslare in pellegrinaggio attraverso una processione solenne la statua della Vergine la prima domenica di maggio dalla Chiesa Madre di Viggiano al santuario sl Sacro Monte (12 km dal centro abitato ad una altitudine di 1725 metri) per poi, attraverso un percorso inverso, riportarla alla chiesa madre nella prima domenica di settembre.
Durante il pellegrinaggio partecipano circa 60 mila fedeli e nell’ascesa al monte si conclude con un pranzo nel bosco circostante il Santuario (può forse sollevare dal pensiero di tutto lo sforzo fisico che, giustamente, un pellegrinaggio richiede ai suoi fedeli) e, per i prossimi 4 mesi, il monte di Viggiano diventa destinazione di numerosissime passeggiate e escursioni di pellegrini locali e forestieri che vi si recano per rendere omaggio alla Madonna Nera e al suo Bambino.

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